Quella dei Naim è una casata nobile ed antica. Il nome – non molto diffuso nella Penisola Italica – ha un ceppo romano ed uno reggino. Ma anche una variante palermitana “Naimo” e una salernitana “Naimoli”. In ogni caso, tutte le varianti dovrebbero derivare da un particolare ceppo originario che conferma l’affascinante mistero che avvolge la prestigiosa famiglia: c’è – infatti – una radice sdoppiata che adombrerebbe un’origine sia ebraica che araba “Na’im” che vuol dire “Il Delicato”. Una definizione che racchiude la gentilezza d’animo di una stirpe di generosi cavalieri Ospedalieri e Crociati dediti alle opere benefiche a alle Devote spedizioni in Terra Santa.
Notizie di questi uomini energici e gentili risalgono ai tempi di “Richard The Lion”, ma è sensato credere che essi prestassero la loro filantropica disponibilità fin dai fasti dell’aquila romana, vero come è vero che di animi illuminati la storia – accortamente – non si è mai privata.
Nei tempi più prossimi a noi la bella tradizione dei Naim si è perpetuata – specie nella zona di Reggio Calabria – con valenti professionisti tra cui medici dediti ai loro pazienti con “viscerale” competenza e con filantropi instancabili, veri Leoni dell’altruismo e del mutuo soccorso. Ci sono stati anche membri della famiglia appassionati di calcio, ma sulle loro gesta la storia ha steso un inspiegabile velo…

Giovanni Granato – Webmaster – Ufficio Stampa Nazionale Medici Calcio