Sua Eccellenza Nino Pacifico Zavettieri – nato, cresciuto e pasciuto in Melito Porto Salvo, nella giovane Italia post unitaria – fu magistrato stimatissimo e uno dei primi Giudici di Pace, figura della giurisprudenza amministrativa istituita da Napoleone Bonaparte secondo il modello francese del “Juge de paix”. E, naturalmente, quando Bonaparte ebbe emanato il decreto e si trattò di eleggere il Giudice di Pace a Melito, S.E. Nino Pacifico Zavettieri non ebbe rivali: nessun altro presentò domanda per l’assegnazione della prestigiosa carica. Il presidente della commissione esaminatrice era forestiero: tale non meglio identificato G. Borrelli da Oplonti che molto si meravigliò e molto si insospettì per quella strana candidatura unica. Ma il Borrelli ben presto dovette farsi capace: la mattina dell’esame, si aspettava di trovarsi di fronte ben altra tempra d’uomo al posto della persona serena, pacata, gentilissima, empatica, disponibile, umile e dialogante che – invece – gli si sedette di fronte. Ammesso che si fossero presentati altri candidati e anche volendo mettere in atto una insensata forzatura, la carica non poteva che essere conferita al dott. Pacifico (quando si dice Nomen Omen!) Zavettieri perché quando si sarebbe trattato di mettere pace, non ci sarebbe potuto essere uomo più adatto!! Un affabile mediatore, un diplomatico nato! Tutta Melito fu felicissima della nomina e festeggiò l’insediamento – avvenuto il 4 dicembre 1872, giorno di Santa Barbara – con feste di piazza e fuochi in aria. Il sant’uomo non tradì le attese: non c’era litigio, contesa, controversia piccola o grande che non si sciogliesse come neve al sole una volta giunta sulla scrivania del Giudice. Lui distribuiva parole buone, di concordia, di intesa a tutti e sempre indorandole con una innata, simpatica e seduttiva affabilità. Si chiamava Pacifico, ma lo si sarebbe potuto chiamare tranquillamente Simpatico Zavettieri. Due contadini confinanti litigavano per decidere di chi fossero i percuochi dell’albero sul confine? Saggiamente, il giudice faceva cogliere tutti i percuochi dagli uscieri del tribunale e se li faceva portare a casa. E poi diceva ai contendenti: “Ascoltate: io mangerò tre percuochi al giorno. Quando vi sarete messi d’accordo, vi restituirò quelli rimasti… Se ne saranno rimasti… “. Salomone? A S.E. Salomone gli faceva un baffo. Ma un baffo tanto, neh! Due giovani sposi litigavano a causa della suocera invadente? S.E. mandava al confino per tre mesi entrambe le suocere. Se una delle due non era vivente, ci mandava il suocero. Se era morto pure il suocero, assolveva l’orfano perchè era stato sfortunato a perdere padre e madre. Un cittadino gli si rivolgeva perchè ‘o cane ‘e presa del vicino abbaiava tutta la santa nottata? E S. E. regalava (a sue spese!) al compaesano che aveva chiesto il suo aiuto ‘o figlio d”o cane ‘e presa del vicino ca era tre vvote cchiù cacacazze d”o pate! E poi si informava col suo cancelliere: “Che si dice, in paese? I cani fanno il loro mestiere, si?”.
Sua Eccellenza era anche un grande appassionato di calcio. A Melito, per sua iniziativa, nacque la Giudici Calcio Melito Porto Salvo che fu iscritta al Campionato Nazionale della ASD Nazionale Giudici Calcio. Nino Pacifico Zavettieri vi si dedicò con passione spendendoci energie e tempo, ma la sorte fu malevola con un sant’uomo come lui: per quanti sforzi fece, non ebbe mai la soddisfazione di vincere lo scudetto sebbene avesse avuto una vita talmente lunga da essersi perso il conto esatto della sua età al momento dell’Assunzione in Cielo.
Sfortunatamente, S.E. Nino Pacifico Zavettieri non ebbe eredi Magistrati come lui, privando Melito Porto Salvo – e l’intera Calabria – delle sue altruistiche e umanissime doti di custode della Giustizia, ma facendole guadagnare molto in salute: dopo di lui, una lunga sfilza – giunta fino a noi – di valenti medici, specializzati nelle più diverse branche ha tenuto alto il buon nome della famiglia.
Dunque nessuno dei pronipoti di S.E. ha raccolto la sua toga. Fortuna che tutti hanno ereditato il bell’aspetto e il gioioso carattere.
E aggiu ditte bbuono!
Giovanni Granato – Webmaster – Ufficio Stampa ASD Medici Calcio