Va in archivio un campionato difficilissimo. Il diciannovesimo della storia dei medici-calciatori. Certamente, il piu’ difficile da quando (2017) seguo le sorti di questa pattuglia di camici bianchi, giovani e meno giovani, preparati professionalmente, che oltre al giuramento di Ippocrate hanno deciso di inseguire nella loro vita e fino all’inferno una sfera di cuoio.
Definire un miracolo questo torneo baciato dal sole siciliano e dalle acque cristalline del mare aretuseo, non e’ esagerato. Caldo pazzesco, polemiche, cinque partite al giorno per tre giorni, poi la fase finale caratterizzata da sfide mozzafiato, una catena infinita di bottigliette di acqua che volavano puntuali sulle panchine, entusiasmo alle stelle, buon cibo accompagnato dal nettare di Avola e da fiumi di birra, ricordando la leggenda di Ciane e Anapo a cui sono dedicate le reception del Voi Arenella Resort, ore e ore in segreteria con Francesco Stanzione e l’aggiunto Massimo De Micco a controllare carte e regolamenti, a stilare il programma giornaliero e a soddisfare ogni richiesta di presidenti e atleti.
Quello appena chiuso verra’ ricordato anche come il campionato dei ricorsi, dello staff (il webmaster Giovanni Granato che ha dato un’impronta professionale al sito ufficiale dell’Asd, Pino Scavuzzo e Vittorio Gargano sotto il costante controllo del referente Acsi, Pino Carotenuto) addetto al controllo sui campi in maglia gialla (forse e’ meglio tornare alla divisa blu, meno appariscente) pronto a raccogliere il guanto di sfida e gli improperi di allenatori, dirigenti, giocatori e accompagnatori al minimo presunto errore arbitrale. Ci sta nel calcio. Ma la squadra guidata dal presidente Giovanni Borrelli ce l’ha fatta a tagliare il traguardo piazzando ogni tassello al posto giusto. E realizzando un mosaico perfetto.
Ha vinto l’amore per il calcio, ha vinto la solidarietà (tutte vendute le 150 magliette fatte realizzare per il progetto 2021 di beneficenza), ha vinto l’amicizia, ha vinto la voglia di lavorare. Nella valigia chiusa la mattina del 4 luglio non solo il ricordo di un’altra straordinaria settimana, ma anche la soddisfazione di aver portato a termine la kermesse nel migliore dei modi. L’associazione negli ultimi anni ha fatto un salto di qualità non indifferente, confermato dall’attenzione dei media locali e nazionali che anche per la tappa di Siracusa non hanno fatto mancare il loro sostegno: per la prima volta alcune gare sono state riprese integralmente, realizzati servizi e sintesi filmate, replay, rallenty dei gol e le fasi più salienti, visibili in tutto il mondo, grazie al potente servizio di Youtube.
Grazie a tutti e onore e merito ai vincitori del Cosenza che nella finale bis dopo il successo di San Vincenzo nel 2019 hanno nuovamente sconfitto Napoli, costretto a scucire dalla maglietta dopo un solo anno lo scudetto e a doversi accontentare del trofeo consegnato al suo portiere Carlo Sagnelli. Quinto titolo per i calabresi, che nell’albo d’oro raggiungono i cugini di Reggio Calabria, fanalino di coda insieme al Palermo. Due compagini, quelle di Pino Naim e Imburgia, pronte pero’ a riscattarsi. Bravi i lupi della Sila ma anche quelli irpini cari a Francesco D’Amelio, piegati per 4 a 0 ai quarti proprio dalla squadra del presidente Antonio Caputo, trascinata dai gemelli del gol, Pescetelli e Scrima, non a caso bomber del campionato (5 reti, come Costa del Trinacria) e migliore calciatore della manifestazione. Un applauso a Trinacria Palermo che ha chiuso con il rammarico di non avere raggiunto la finale per il ko inflitto proprio dai futuri campioni d’Italia dopo l’enplein fatto registrare nella fase eliminatoria. Enplein che non e’ servito nemmeno al Milano-Brianza di Alberto Penati. Bene il Taranto di Antonio Malagnino che per il secondo anno consecutivo e’ arrivato terzo, superando nella piccola finale proprio gli uomini di Teo Guzzetta (vincitori ancora una volta della Coppa FairPlay) dimostrando di potere dare filo da torcere a tutti. Ha lottato finche’ ha potuto il Melito Porto Salvo del focoso patron Nino Zavettieri, facendo leva su un organico di tutto rispetto e molto organizzato anche stavolta. Chiude il cerchio delle magnifiche dieci il Catania di Claudio Percolla e Daniele Fiore. Un ritorno in pista che fa ben sperare per il futuro. A tutti, un arrivederci a Cascia, dal 9 al 12 settembre, per la Final Eight di Coppa Italia.
Franco Rosito – Ufficio Stampa Nazionale Medici Calcio